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 "Tutti i prati e i pascoli, tutte le montagne, sono Farmacie"

PARACELSO (1493-1541)

 

 

                                     STORIA DI UNA SCELTA NATURALE

Valeria Tantardini, titolare dell’omonima erboristeria parafarmacia, coltiva la passione per le erbe già da ragazzina.

Dopo il Liceo Classico, si laurea a Milano nel 1988 in Farmacia, discutendo la tesi sperimentale in Botanica Farmaceutica intitolata:

 

“INDAGINE ETNOFARMACOBOTANICA

IN VALLE ANTIGORIO”

 

arricchita di un erbario di 350 piante medicinali spontanee. 

 

Dopo la laurea , nello stesso anno, consegue l’abilitazione alla professione di Farmacista e da allora è iscritta

all’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Novara e Verbano Cusio Ossola.

 

Mentre è studentessa in Farmacia, gestisce appassionatamente per un anno l’erboristeria di un’amica e per altri sei mesi svolge il tirocinio a Milano alla storica Farmacia Diana di piazzale Oberdan.

 

Successivamente per sette anni, sempre con lo stesso entusiasmo, svolge la professione di farmacista in importanti farmacie di Domodossola ( Farmacia Nobili e Farmacia Bogani).

 

Ma il fascino per l’erboristeria l’attrae sempre di più, così, nel dicembre 1994, decide di lasciare il lavoro di farmacista

per dedicarsi completamente al mondo erboristico.

 

 
 

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"PROFUMO DI DOMODOSSOLA"

in Contrada S. Agata

EVOCATIVO DEI SENTORI DEL TERRITORIO OSSOLANO

L’idea di questo profumo nasce

all’interno del Pentagono

costituito dalle mura

dell’Antico Borgo di Domodossola,

nel quartiere Motta, in quella che fu

Contrada S. Agata,

ora Piazza Chiossi,

dove troneggia Palazzo Bianchetti,

con antichi decori gotici di trifogli, quadrifogli e pigne,

testimoni dell’illustre famiglia

a cui appartenne 

(il farmacista Giovanni Antonio, il deputato Giovanni e l’archeologo Enrico),

divenuto ora sede

dell’Erboristeria D.ssa Valeria Tantardini.

 

PIRAMIDE OLFATTIVA

 

La piramide olfattiva del

Profumo di Domodossola,

si ispira a piante, alberi, fiori e frutti,

tipici del Territorio Ossolano.

 

Nasce così un magico equilibrio di sentori,

che ricordano l’erba appena tagliata dei prati alpini

e i freschi effluvi di un ricco bosco montano.

 

Il profumo è indicato sia per uomo che per donna.

 

CONTRADA S. AGATA- RICERCA STORICA

Nel 1519 a Domodossola, dove ora sorge l’Ospedale S. Biagio, fuori le mura del Borgo, un oratorio dedicato a S. Agata, fu distrutto dal torrente Bogna, con poderi, mulino e Conventino delle suore Humiliate del Terz’Ordine di S. Francesco. Il percorso che conduceva al nucleo di S. Agata, era denominato Contrada S. Agata e corrisponde all’attuale via Paolo della Silva, il cui tratto centrale, dagli anni 50, è diventato Piazza Chiossi, in conseguenza dell’abbattimento del Giardino Cintato da Mura (Hortus Conclusus) di Palazzo Silva. L’ordine delle Humiliate era dedito alla cardatura della lana e alla tessitura. Negli archivi diocesani di Novara, si legge, a testimonianza della presenza della chiesetta di S.Agata, di una prebenda di S. Agata eretta presso la Chiesa Collegiata di Domodossola. Le Humiliate di S. Agata di Domodossola, possedevano alcuni beni anche a Premia in Valle Antigorio, presso l’Ospizio o Ospedale della Famiglia De Rodis, attiguo all’Oratorio di S. Bernardo, dove svolgevano servizio ai pellegrini in transito dai valichi dell’Arbola e del Griess. Il 15 Giugno per la festa di S. Bernardo, distribuivano pane, formaggio e vino. La Contrada S. Agata è citata anche da Francesco Scaciga della Silva (1847) : “...in Domodossola veggionsi oggigiorno gli stemmi Silva e Morone, scolpiti in marmo, sulla porta, che dalla Contrada di S. Agata mette al cortile dei Silva…”. La porta menzionata dallo Scaciga, è il Portale d’Onore che dava accesso a Palazzo Silva. Il portale era adiacente al muro di cinta del giardino di Palazzo Silva di fronte all’Erboristeria Tantardini (ora Piazza Chiossi) e permetteva di entrare nel cortile da Via Paolo della Silva (ex Contrada S. Agata), di rimpetto a Vicolo Facini. Dopo l’abbattimento del giardino e delle sue mura, tale portale fu trasferito e collocato in esposizione nella Corte dei Marmi di Palazzo Silva, tuttora visibile, con i suoi stemmi.       (Valeria Tantardini)
      

         

            Bibliografia:

  • Goffredo Casalis “Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli stati del Re di Sardegna” G. Maspero libraio, 1840

  • Scaciga della Silva “Vite di Ossolani illustri con un quadro storico delle eresie”. Tipografia Vercellini 1847

  • Tullio Bertamini “Scritti sull’Ossola”. Lons Club Domodossola 2015

  • Autori vari “Le istituzioni sanitarie benefiche in Ossola”. Associazione Ossolana di Cultura Medica Ed. Grossi 2004

  • Archivio Diocesi di Novara Busta 357 atti sing cc 8 - 1710

 

 

 

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